10-02-2009
E a lui chi ci pensa? Dal tight all'abito fashion, dagli accessori ai dettagli, tante possibilità con qualche regola.Il tight è sempre in lana, con giacca tinta unita nelle sfumature del grigio, allcciata in vita da un solo bottone; la linea segue la figura del corpo e si allunga sul dietro a coda di rondine arrotondata, mentre i revers hanno punte a lancia. L'immancabile gilet è di panno grigio perla a cinque bottoni o doppiopetto, con scollo basso e sciallato. I pantaloni, diritti e senza risvolto, sono in tessuto a microrighe bianche e grigie o nere. Al posto del papillon, con il tight si abbina il plastron di seta, in unito o jacquard sempre nei toni del grigio, fissato al centro da una minispilla fermacravatta, magari in platino, con un brillantino o una perla. In questo caso è di rigore la camicia bianca con il colletto rigido ad angoli piegati e i polsini doppi fermati da gemelli preziosi.
Mai, neppure se le nozze sono celebrate alle 21:00, è consentito indossare lo smoking. Semmai si ceglie il frac, abito di gala per eccellenza, anche se ormai è un'opzione poco frequente.
Va tenututa presente, infine, la soluzione meno impegnativa del cosiddetto mezzo tight, con giacca senza code.
Lo sposo può comunque percorrere la strada sicura del classico, adottando il tre pezzi grigio ferro, con i pantaloni senza risvolto, oppure - meno formali - le versioni in blu scuro o gessato. Sempre secondo la tradizione, la giacca è monopetto (vietato il doppiopetto), con il gilet nello stesso tessuto, la camicia candida, la cravatta grigio argento, le scarpe stringate in vitello nero opaco, i calzini lunghi neri, o grigio o blu scurissimi.
Sempre tenendo presente come sarà vestita la sposa, lui potrà osare il colore (dai bordeaux ai blu), il bianco totale se in piena estate o, per un tocco di originalità, un tessuto straordinario come il velluto di seta liscio, una giacca con collo a listino o revers damascati, un gilet chic a motivi jacquard, una camicia con jabot, accessori fashion.